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15 Feb 2018

Il nuovo sistema elettorale: come e quando

Scritto da

Il 28 dicembre 2017, il Presidente della Repubblica ha, con decreto, sciolto le Camere, rendendo così necessarie delle nuove elezioni. 

Mattarella non ha però, in realtà, anticipato di molto i tempi: la legislatura volgeva al termine e sarebbe morta di morte naturale il 15 marzo 2018. 

Un leggero anticipo, quindi, che chiama il popolo italiano a esprimere il proprio voto in data 4 marzo 2018, secondo il nuovo sistema elettorale vigente dal novembre 2017. 

Nuova legislatura, nuovo sistema elettorale e nuovo panorama politico.  

Che cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova votazione? A noi solo la facoltà di narrare ciò che è in nostro potere sapere. 

Il nuovo sistema elettorale: il Rosatellum.  

La legge n. 165 del 3 novembre 2017, ideata da Ettore Rosato – da cui il nome Rosatellum o Rosatellum bis – ha ridefinito le regole del gioco delle elezioni italiane, stabilendo funzionamenti simili per entrambe le Camere, salvo che per alcuni dettagli, e ha come risultato un sistema elettorale misto a separazione completa.

polling station

Un sistema misto è un sistema nel quale i seggi vengono assegnati secondo meccanismi propri sia del sistema maggioritario che di quello proporzionale. In particolare, ad oggi, per entrambe le Camere:

  • Il 37% dei seggi, 232 alla Camera e 116 al Senato,  è assegnato con un sistema maggioritario a liste nominali (in ciascun collegio è eletto il candidato più votato);
  • Il 61% dei seggi, 386 alla Camera e 193 al Senato, è assegnato secondo un sistema proporzionale a liste bloccate alle coalizioni e alle singole liste che abbiano superato la soglia di sbarramento nazionale;
  • Il 2% dei seggi, 12 alla Camera e 6 al Senato, è destinato al voto per corrispondenza dei cittadini italiani residenti all’estero.

Siamo dunque passati ad un sistema marcatamente proporzionale, abbandonando i precedenti “mondi” di premi maggioritari e la – già precaria – certezza di una maggioranza numericamente in grado di governare.

Le soglie di sbarramento previste sono identiche per le due Camere, sono su base nazionale e sono fissate al 3% per i singoli partiti e al 10% per l’intera coalizione (fermo restando il 3% per ciascun partito al loro interno).

Al momento del voto, bisognerà tenere a mente alcuni aspetti, in quanto il Rosatellum prevede 2 schede elettorali, una per ciascuna camera. 

Ogni singola scheda permetterà di esprimere il proprio voto sia per la parte maggioritaria che per quella proporzionale. Accanto ai nomi dei candidati per ciascun collegio ci saranno i nomi dei partiti che lo sostengono e i nomi dei listini bloccati. 

Sarà quindi possibile mettere una X solamente sul simbolo di un partito o sul nome del candidato. In questo secondo caso, il voto andrà automaticamente al partito che lo sostiene o, in caso di più partiti, si trasferisce in maniera proporzionale ai voti ottenuti da quella circoscrizione. 

Ultima novità: sulla scheda sarà per la prima volta presente un tagliando antifrode, un codice numerico che dovrebbe servire ad impedire lo scambio tra schede elettorali già votate. 

 

Fonti:

wikipedia.org

 

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Stefano Marcheselli

E' il fondatore di HumanEuropeCapital.

Laureato presso l'Università Bocconi di Milano, specializzato presso la Luiss Guido Carli a Roma, ha finito il percorso accademico presso l'Ecole de Commerce Solvay a Bruxelles.

Attualmente lavora come consulente in una consulting finanziaria a Milano.

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