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libreria ingegneria

28 Nov 2016

Anestesia: un po’ di chiarezza tra dubbi, miti e false idee

Scritto da

Non vi è nessun dubbio sul fatto che essere sottoposti ad un intervento chirurgico sia un evento altamente stressante in qualunque momento della vita. Essere operati, significa infatti affidare la propria vita o una parte importante di essa

ad un team di esperti che spesso conosciamo a malapena e dai quali abbiamo bisogno di ricevere rassicurazione, ma soprattutto chiarezza sulle procedure e su quello che sarà prima, durante e dopo l’intervento.

Come anestesisti-rianimatori ci troviamo spesso ad essere il très d’union tra i membri dell’equipe della sala operatoria, tra i dubbi del paziente alimentati da tante dicerie ed informazioni più o meno complete, tra la coscienza e la sua abolizione. Fare chiarezza è un passo importante e dovuto, il primo passo del famoso “consenso informato” e del patto medico-paziente. Il momento successivo sarà infatti dedicato esclusivamente all’atto medico ed alla cura del corpo e non ci sarà più spazio, almeno per un po’ di tempo, per le domande.

Ed allora cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, per quanto possibile.

Esistono 3 principali tipi di anestesia che possono talvolta essere combinati:

  1. Locale: mediante iniezione diretta di anestetico nel tessuto interessato.
  2. Loco-regionale: l’anestesista effettua un’iniezione nei pressi di un gruppo di nervi in modo da bloccare la sensibilità e talvolta la motilità dell’area del corpo da sottoporre ad intervento chirurgico. Ad esempio i blocchi dei nervi sciatico e femorale per la chirurgia della gamba oppure l’anestesia spinale (subaracnoidea) ed epidurale che portano al blocco di un’ampia parte del corpo attraverso l’iniezione di anestetico nel canale spinale a vario livello.
  3. Anestesia generale: è caratterizzata dall’abolizione dello stato di coscienza, dalla perdita della sensibilità al dolore e dalla paralisi muscolare. Il paziente viene spesso intubato e fatto respirare con l’ausilio di un ventilatore meccanico. Il sonno dell’anestesia generale è diverso dal sonno normale. Non si conserva la memoria di quello che succede durante l’intervento.

Le tecniche anestesiologiche sono tecniche sicure ma come tutte le procedure mediche non sono esenti da rischi. Ogni modalità anestesiologica comporta una possibilità di eventi avversi molto bassa ma che può aumentare sulla base delle condizioni preoperatorie del paziente o del tipo di intervento.

Non vi è un’anestesia migliore in assoluto, ma tecniche anestesiologiche piu’ adatte ai diversi tipi di interventi e pazienti, supportate da esperienza personale, linee guida e letteratura.

L’Anestesista non si occupa solo di “somministrare l’anestesia” ma si occuperà di monitorizzare le funzioni vitali durante l’intervento, di individuare e trattare le possibili complicanze, di gestire il dolore durante e dopo la procedura, di valutare quando il paziente possa ritornare in reparto o quando abbia necessità di un ricovero intensivo.

Le complicanze più comuni in anestesia generale comprendono al risveglio nausea, vomito, mal di gola. Complicanze estremamente più rare possono verificarsi per eventi allergici ai farmaci, compressione di zone del corpo legate a particolari posizioni durante specifici tipi di interventi, rischi legati a procedure particolari, allo stato di salute del malato e ad interventi critici.

Anche le tecniche locoregionali sono tecniche sicure e di comprovata efficacia. Un’ampia review apparsa sul British Journal of Anesthesia afferma che i blocchi centrali neurassiali (a. spinale, epidurale) hanno una bassa incidenza di complicanze maggiori, molte delle quali si risolvono in 6 mesi.

Le domande parlando di anestesia sono molte e difficili da esaurire in questo breve articolo. Ma non dobbiamo prescindere da due aspetti. Si tratta di tecniche sicure e di comprovata efficacia di cui non temere. E’ necessario però chiarire ogni dubbio con il nostro anestesista perché ogni situazione clinica richiede domande e risposte individualizzate.

Fonti:

Br J Anaesth. 2009 Feb;102(2):179-90. doi: 10.1093/bja/aen360. Epub 2009 Jan 12. Major complications of central neuraxial block: report on the Third National Audit Project of the Royal College of Anaesthetists. Cook TM1, Counsell D, Wildsmith JA; Royal College of Anaesthetists Third National Audit Project.

American Society of Anesthesiologists, Risorse per i pazienti: www.asahq.org

www.farmacoecura.it

Daniele Anacleto Meiattini

Medico specialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva. Laureato e specializzato cum laude presso l’Università degli Studi di Siena passa da una recente esperienza in qualità di Medico Assistente in Anestesiologia presso l’Ente Ospedaliero Cantonale di Lugano per poi tornare in Toscana. E’ attualmente Dirigente Medico in Anestesia-Rianimazione presso l’Ospedale “San Donato” di Arezzo e “Civico” del Casentino.

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