La decisione di Mattarella sulla mancata nomina del governo Conte. Una scelta legittima?
Il 27 Maggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rifiuta di nominare i ministri a lui indicati dal Presidente del Consiglio in pectore Giuseppe Conte. L’azione di Mattarella è apparsa agli occhi di molti al limite della legalità, e presto sulla faccenda è scoppiato un grande dibattito, come al solito meraviglisamente dominato da disinformazione e arroganza. Proviamo a fare chiarezza sulla situazione.
E adesso che si fa?
È questa la domanda da 1 milione di euro. Che si fa, ora? Chi governerà l’Italia? Come prevedibile il risultato elettorale ci ha consegnato un’Italia spaccata in tre, divisa tra le forze di destra, sinistra e il M5S. Risultato che, un tempo, avrebbe dato il via al valzer di alleanze e accordi per formare un governo più o meno stabile. Oggi, però, questo non sarà così semplice.
Dal 9 giugno, in seno al “Decreto Sud”, è stata proposta ufficialmente la costituzione delle Zone Economiche Speciali (ZES) in ambito portuale per il rilancio economico del meridione. La proposta, di cui si parlava da anni, è stata approvata solo dopo una lunga trattativa con Bruxelles dovuta al fatto che la misura poteva configurarsi come aiuto di stato (vietato dagli articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea).
Le Zes sono aree geografiche all’interno delle quali lo Stato offre una serie di importanti agevolazioni fiscali alle imprese che vi operano.
Archiviata l’annosa questione del referendum costituzionale, all’alba del giorno dopo le attenzioni sono state rivolte subito ai mercati internazionali. Le prime reazioni si sono avute nel mercato statunitense, dove gli indici Standard & Poor’s hanno fronteggiato una lieve flessione, subito assorbita nella notte.