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libreria economia

03 Ago 2018

D’aprile non ti scoprire, di maggio non ti fidare, di giugno fa quel che ti pare

Scritto da

Conflitti per la distribuzione delle risorse

Le lotte per la spartizione delle risorse sono i motori interni della politica nazionale e internazionale, come ci hanno ricordato anche gli eventi delle ultime settimane. Talvolta si manifestano sotto forma di guerre commerciali e indebitamento.

Guerre commerciali: “America first” sta entrando in nella fase successiva, e mentre le tensioni sino-americane sembrano allentarsi, l’attenzione si sposta sugli scambi fra Stati Uniti ed Europa. Al contempo, il Medio Oriente e l’accordo sul nucleare che coinvolge USA e Iran passano in primo piano.

Indebitamento: il debito governativo dell’Italia ammonta a circa il 132% del PIL, ma fra le priorità di un nuovo governo potrebbe non esserci quella di ricondurre il debito entro il limite superiore (60% del PIL) del range previsto dal trattato di Maastricht. La Banca Centrale Europea (BCE) detiene circa 342 miliardi di titoli di debito italiani e potrebbe non restare indifferente alla situazione. Una svolta politica in direzione di un maggiore indebitamento comprometterebbe rapidamente i risultati raggiunti, fra cui l’aumento della produttività, e potrebbe far salire il costo del debito in conseguenza dell’ampliamento degli spread sui titoli governativi italiani, a maggior ragione in un momento in cui stanno aumentando i timori di una “Italexit” (l’uscita dell’Italia dall’Eurozona, che in base agli accordi contrattuali non può prescindere dall’abbandono dell’Unione Europea). Eppure: il saldo primario (il saldo delle spese esclusi interessi sul debito statale e relativi costi di estinzione) è positivo e si attesta in prossimità del 2%. Ciononostante, attualmente il costo del debito pubblico rappresenta già il 3,5-4% del PIL e gli interessi passivi medi impliciti ammontano al 2,9%.

A questo quadro già complesso si aggiunge l’impennata del prezzo del petrolio di circa il 60% rispetto al valore di due anni fa, vale a dire oltre il doppio rispetto a inizio 2016. In passato, aumenti dei prezzi di una simile portata, se riconducibili principalmente a uno shock dell’offerta, causavano una recessione nel giro di massimo un anno. Se invece il rincaro del petrolio si poteva spiegare con una domanda elevata, in due casi su tre non si arrivava a una recessione. Ecco perché anche oggi tale aumento potrebbe non preludere a una recessione.

Infatti la congiuntura mondiale si conferma solida, al di là di qualche sporadico segnale di affaticamento. Lo scenario di reflazione resta quindi valido, a vantaggio degli asset reali e quindi delle azioni. Tuttavia occorrerà fare i conti con la volatilità, legata in particolare alle questioni geopolitiche.

La storia dell’umanità è una storia di lotte per la spartizione delle risorse, e sarà così anche in futuro.

Allocazione tattica, azioni e obbligazioni

– La situazione geopolitica è complessa e confusa. Mentre le tensioni commerciali fra Cina e USA sembrano allentarsi, all’interno dell’Eurozona crescono le preoccupazioni per la situazione italiana.

– Sui mercati finanziari continuano a differire le valutazioni tra le diverse asset class, come le azioni o le obbligazioni governative dei Paesi industrializzati. Risultano particolarmente divergenti le valutazioni nei mercati azionari misurate in base al P/E di Shiller (depurato degli effetti ciclici): elevate negli USA, moderate in Europa, convenienti nelle aree emergenti.

– In una prospettiva generale si consiglia tuttora un moderato sovrappeso delle azioni.

– In previsione di mercati volatili risulta particolarmente opportuno investire in modo attivo, sia all’interno di una stessa asset class che tra le diverse asset class.

grazia

 

Fonti

www.allianzglobalinvestors.com

 

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Alessio Grazia

Classe 1986, frequenta il liceo Righi e poi la facoltà di Sociologia e Scienze Criminologiche per la Sicurezza a Forlì, proseguendo la specializzazione a Mantova, presso l'istituto CRINVE. Focalizzato sulle materie finanziarie, svolge l'attività di Consulente presso Allianz, per materie di investimento, risparmio e previdenza.

Socio del Club Rotary Bologna Est di cui sarà Consigliere nell'annata 2018/19, Socio Onorario del Rotaract Club Bologna Est, tennista (ex) professionista, adora lo sport, il cinema e le cravatte. Anche le pappardelle al cinghiale.

 

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