Ora che ho attirato la vostra attenzione vi segnalo che il Ministro degli interni, leader della lega (nord fino a meno di due anni fa) Matteo Salvini, terrà una serie di comizi al Sud, tra le sue tappe l'Abruzzo, il Molise, la Sicilia e la Puglia, e per quanto concerne quest'ultima, il ministro si presenterà proprio nella (mia) piccola Mola di Bari.
Indescrivibili le mie emozioni ed il mio stupore, chi avrebbe potuto pensare che colui che fino a pochi anni fa ci consigliava di “lavarci col fuoco”, venisse a festeggiare da noi i propri successi politici?
Ma il cuore di Salvini è grande, quasi quanto le tasche di Belsito, Savoini e Siri messe insieme, quindi ci ha perdonato. Ebbene concittadini, compaesani, conterranei-conterronei, Salvini ci ha graziati, ci ha redento dai nostri mali! Gioite amici miei, essere del sud non è più una colpa, né un male! Il beato benefattore, protettore degli innocenti, ma anche degli indagati e dei condannati per bancarotta fraudolenta, verrà nella mia cittadina a tenere un comizio di partito!
La location nella quale si terrà il comizio sarà niente popò di meno che il lido privato Wonder beach, e per chi se lo stesse chiedendo, si, a Mola di Bari ci sono anche teatri, piazze e arene. Massì dai, un altro comizio in spiaggia, che sarà mai? Sarà che io, nonostante i miei 22 anni di età, son troppo conservatore per accettare che un politico, un’alta carica dello Stato, un ministro della Repubblica italiana, si mostri pubblicamente in costume da bagno, pancia al vento e cocktail in mano. Sarà che son troppo tradizionalista per accettare che i comizi vengano tenuti nelle spiagge private piuttosto che in piazza. Ma sta bene, magari per molti questo atteggiamento è accettabile, in fin dei conti il comizio che si terrà sarà in occasione della festa della lega! E festeggiamo allora, alla faccia dell'etichetta, delle formalità e del decoro che dovrebbero mantenere le alte cariche dello Stato!
Ebbene scrivo tutto ciò per comunicare che io a questa festa ci sarò, io assisterò al comizio. E non per manifestare con striscioni, cori e tamburi il mio dissenso. Sarò al comizio in giacca e camicia, come si addice ad occasioni di questo genere, e da bravo cittadino esprimerò in maniera giudiziosa ed oculata il mio dissenso nei confronti della figura che è in parte la causa, in parte la conseguenza, del decadere della politica italiana.
Spero sinceramente di non essere l’unico “dissidente” al prossimo comizio di Salvini, ai prossimi comizi di Salvini. Perché un esercizio di democrazia non degeneri in un esercizio di demagogia è necessario che ad un comizio politico non partecipino solo gli adepti di partito.
Ma chi dovrebbe partecipare, quindi, a questi comizi?
Se condividi gli ideali di sinistra, partecipa come dissidente, è un tuo dovere esprimere il tuo dissenso nei confronti di chi difende i deboli, solo se del suo stesso colore (vedi stabile di Casapound a Roma), ma poi chiude i centri sociali e gli sprar lasciando i migranti per strada; vuole imporre le stesse aliquote per chi guadagna 800 euro al mese e per chi ne guadagna 4000, non parla né di istruzione né di ambiente, va a stringere la mano ai condannati per omicidio, si rivolge ai cittadini critici con l’appellativo di zecche rosse e li invita a tornare in URSS.
Se sei un conservatore, partecipa come dissidente, è un tuo dovere esprimere il tuo dissenso nei confronti del ministro che si esprime con linguaggio becero e alle volte squallido, riduce la dialettica politica a chiacchiera da stadio, il politico che fa il dj al Papete, che fa usare la moto d’acqua della polizia al suo figlioletto, il politico del “vinci Salvini”, e della panza all’aria.
Se ami la tua nazione, partecipa come dissidente, esprimi il tuo dissenso nei confronti di chi utilizza toni violenti e divisivi e polarizza il dibattito politico italiano. È un tuo dovere esprimere il tuo dissenso nei confronti di un politico che ha militato per ventisei anni (1991-2017) tra le fila di un partito che aveva tra i principali obiettivi la divisione dell’Italia Unita, diceva che nel giorno della festa della Repubblica non c’è un ca*** da festeggiare e dice ad oggi che l’anniversario della Liberazione d’Italia è un derby fascisti-comunisti.
Se sei cattolico, partecipa come dissidente, è un tuo dovere esprimere il tuo dissenso nei confronti di chi ha strumentalizzato l’utilizzo di rosari e crocifissi, ha invocato inopportunamente il nome della “Beata vergine Maria” in più occasioni, ha reso illegale (col decreto sicurezza bis) l’aiuto umanitario a chi annega in mare, con le sue parole ha attaccato papa Francesco ed ha diviso la comunità cattolica.
Se sei un cittadino pensante partecipa come dissidente, non farti abbindolare dalla “retorica del nemico”, perché i nemici dell’Italia ad un tempo eravamo noi meridionali, poi son diventati gli immigrati, poi Bruxelles, ed ora mi chiedo, chi sarà il prossimo? Ed i nemici cambiano, i problemi rimangono, l’Italia non cresce, la fuga di cervelli non ha fine, il nostro governo perde di credibilità internazionale, e tu che fai? Continui a sostenere chi ti droga di vane speranze? Sostieni chi ti parla di tagliare le tasse senza tagliare la spesa, ti parla di autonomie regionali senza aumentare il divario nord-sud, ti parla di ridurre il crimine chiudendo i centri di accoglienza e lasciando i migranti ancora non integrati come mine vaganti per le periferie delle città?
Io no.
Io sono un dissidente.
Esempio casuale di vecchia data: www.huffingtonpost.it
Esempio casuale della settimana scorsa: www.open.online
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