A ferragosto, sotto l'ombrellone, leggo il ministro Delrio annunciare un "piano Marshall " con investimenti previsti per l'iperbolica cifra di 28 miliardi di euro; per dare un ordine di grandezza , la bozza di " pezza" alla riforma Fornero ha un costo tra gli 1,5 e 2,5 miliardi di euro. Ecco, oltre ad essere un ciclista ( e tennista ) della domenica , sono anche dirigente d'azienda e professore universitario di ecomomia. Mi chiedo innanzitutto come un governo fragile e a forte rischio referendum possa proporre un piano di tale portata. Sarebbe più corretto limitarsi all'ordinaria amministrazione. Da un punto di vista tecnico poi il moltiplicatore keynesiano è certamente uno dei pilastri della macroeconomia, ma in Italia il funzionamento è sempre stato incerto. A memoria , cito un articolo del 1979 del (mio) Prof. Paolo Bosi , in cui già si metteva in discussione il meccanismo ("La spesa pubblica è improduttiva ?"). In italia, in sostanza , sono certi i vantaggi politici della spesa pubblica ; molto meno il ritorno economico. Questo è l'ultimo punto ; se si tratta di investimenti qual è il ritorno economico e il payback , in quanto tempo cioè si genereranno i 28 miliardi investiti (Teorema de Haavelmo-Gelting in termini macroeconomici) ? Il ministro Delrio non ne fa cenno e non leggo di alcuna presa di posizione in materia nei vari schieramenti politici.
Fonti:
http://ricerca.gelocal.