Commento a sentenza Cass. n. 23846 dell’11.10.2017
La sentenza della Suprema Corte oggetto della presente disamina trae origine dal ricorso proposto da una società nei confronti di una lavoratrice, avverso una sentenza dalla Corte d’Appello di Roma che, riformando la decisione di primo grado, accoglieva le doglianze della lavoratrice riconoscendo tra le parti la sussistenza della natura subordinata del rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Dopo oltre venti anni, la Cassazione supera il classico orientamento circa il mantenimento che collegava la misura dell’assegno in favore del coniuge debole al parametro del tenore di vita matrimoniale.
Con la sentenza n. 11594/2017, sono state letteralmente rivoluzionate le regole circa la quantificazione dell'assegno di mantenimento.