Esempio
Tizio insulta Caio, definendolo con parole spiacevoli e lesive del suo onore;
ciò avviene a seguito di trascorsi personali che lo mettono in uno stato d’ira.
In questo caso, vero è, che la condotta possa essere ripetuta infinite volte ma la stessa scaturisce da un movente specifico: screditare un soggetto che ha ferito o a sua volta diffamato Giusto o meno si tratta di una condotta derivante da un aspetto non personale di Caio bensì da un’azione precedente che ha innescato una situazione di aggressione verbale (probabilmente comunque rilevante a fini penali).
Tizio aggredisce Caio perché ha tenuto la mano al suo fidanzato per strada.
Caio viene aggredito in rappresaglia non per il proprio comportamento scorretto come magari nel primo caso, ma viene aggredito per un suo modo di essere reso manifesto da un’azione.
La discussione mediatica
Quello del Disegno di Legge Zan è uno dei casi di maggior disinformazione ed ostracismo legislativo che si vede in Italia da diverso tempo a mio avviso.
Associazioni e politici di diverse bandiere si sono schierati al fine di porre l’accento non più sulla criminalizzazione delle aggressioni, che in Italia hanno subito una, ahimè, impennata bensì sulla possibilità che questa legge ponesse una censura sulla libertà di esprimere il proprio pensiero.
Tutto questo non è nemmeno mai stato preso in considerazione.
Il confine, infatti, tra libertà d’espressione e di pensiero e diffamazione è stato più volte ribadito dalla giurisprudenza della Cassazione al punto da garantire la possibilità di esprimere il proprio dissenso da idee o comportamenti anche in modi piuttosto forti tenendo, comunque, salvaguardato il buon diritto dei soggetti a non trovarsi discriminati, offesi, o ancora aggrediti.
Legge sull’eterofobia
Una delle ulteriori critiche mosse a questa legge sta nel fatto che vada a isolare un gruppo d’interessi eterogenei escludendo il centro d’interesse eterosessuale.
E’ presto detto.
I crimini d’odio vengono perpetrati non contro la maggioranza percepita come “normalità” culturalmente parlando bensì contro chi è parte di un gruppo che la maggioranza cerca di cancellare/nascondere; prendendo in prestito le parole di una nota sentenza della Corte Suprema Americana (United States Supreme Court, Frontiero v. Richardson, 1973, 411 U.S. par. 677.) sono 4 gli indicatori di una minoranza che potrebbe essere sottoposta a discriminazione e quindi a reati collegati alla stessa
(1) Has the group suffered a history of purposeful discrimination?
(2) Is the class the object of such deep-seated prejudice that it is often subjected to disabilities based on inaccurate stereotypes that do not truly
reflect the members' abilities?
(3) Is the class defined by the presence of an immutable trait that is beyond a class member's control and yet bears no relation to the individual's ability to contribute to society?
(4) Is the group a politically powerless minority?
Queste quattro caratteristiche sono perfettamente incarnate dalla condizione del gruppo LGBTQIA+ mentre, invece non è possibile ritrovarne nessuno nel gruppo di orientamento eterosessuale: non esistono infatti discriminazioni che storicamente siano collegate all'orientamento sessuale, non c'è un pregiudizio radicato e non si parla di un gruppo senza rappresentanza politica.
In conclusione
Si tratta di una legge che non toglie nulla a nessuno ma, anzi, va a creare una maggior salvaguardia intorno a situazioni che richiedono maggior accortezza specialmente in un panorama sociale come quello che ci viene descritto oggi e che sempre più fa affidamento alla violenza verbale o fisica.
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