Negli ultimi anni è andato sempre più diffondendosi l’utilizzo, sbagliato, dei social, in particolar modo quando essi vengono usati come mezzo per screditare la dignità di una persona.
In alcuni casi l’atto diffamatorio è stato così pesante da non far più vivere una normale quotidianità alla persona coinvolta nell’episodio, riuscendo a farla sentire fuori posto e a disagio ovunque, costringendola cioè a vergognarsi e a rinchiudersi nel dolore e nel silenzio.
La diffamazione su FB: la raccolta di prove e l'opinione del consiglio nazionale del notariato
Un noto problema che incontra chi deve denunciare alle autorità competenti il reato di diffamazione a mezzo Facebook è quello della raccolta delle prove. La normativa italiana non riconosce valore di prova “legale” al c.d. screenshot, a un file immagine, a un pdf o a una stampa su carta di una pagina internet.